Cristoglie (Hrastovlje)
(foto e servizio di Massimo Barbo e Franco Sirol)
Cenni storici e notizie:
Ad una ventina di chilometri a sud-est di Trieste, riparata dal monte Chiusa, si trova il paese di Cristoglie, straordinario ambiente medievale dell’Istria. Sorto su un antico castelliere preistorico, il paese, che si trovava lungo l’antica via dell’ambra, fu attraversato dai pellegrinaggi in Terra Santa ed infatti venne spesso citato in documenti con il nome di Cristovia ma anche con i nomi di Crastoia, Cristoia, Crostogia e Cristoggia e soprattutto con il nome di Cristogliano. Il nome slavo di Hrastovlje è invece originato dai termini quercia (hrast) e carbone (ugljen).
Il paese, che nel XII secolo fu feudo dei vescovi di Trieste, fu di proprietà dei nobili Neuhaus ai quali si deve il castello e la chiesa del 1475 che ancora oggi si possono ammirare. Nel 1535 il paese entrò a far parte della Repubblica di Venezia, fu quindi territorio asburgico, poi italiano tra le due guerre ed oggi sloveno in provincia di Capodistria.
La bellezza di Cristoglie sta principalmente nella chiesetta della SS. Trinità e nella cinta muraria fortificata posta a difesa della stessa e atta, ai tempi, ad accogliere i paesani durante le incursioni turche. La fortezza, un tempo circondata da un fossato, è lunga 32 metri e larga 16 con due torri circolari agli angoli opposti. La chiesetta al suo interno è completamente decorata con splendidi affreschi che riproducono le principali scene dell’Antico e Nuovo Testamento: la Genesi e la vita di Adamo ed Eva, i Re Magi, i dodici Apostoli e la SS. Trinità, l’Annunciazione di Maria, l’Incoronazione, la Passione. Ma tra tutte le rappresentazioni quella più celebre è la cosiddetta “Danza Macabra” che esprime in maniera esemplare l’uguaglianza di tutte le persone davanti alla morte; ne esistono solo dieci in tutto il mondo.
Gli affreschi, commissionati dalla famiglia Neuhaus, furono realizzati da Giovanni da Castua nel 1490 con l’intento tipico dell’epoca di insegnare al popolo, in prevalenza analfabeta, i dettami della Bibbia. Successivamente nascosti con malta e stucco, furono scoperti e riportati alla luce durante dei lavori di ristrutturazione nel 1955.
A Cristoglie si trova anche il monumento alla Savrina (Šavrinka in sloveno), ossia la donna della Savrinia (Šavrinija), quel territorio dell’alta valle del fiume Risano dal quale provenivano a Trieste queste intraprendenti donne istriane di lingua slovena, per vendere i loro prodotti agricoli e a volte anche stoviglie artigianali. (*)
Massimo Barbo – TuttoTrieste.net
Carrellata fotografica:
Bibliografia:
– Dario Alberi, “Istria, storia, arte, cultura“, Lint Editoriale – Trieste
– AA.VV. “, “Istria, Cherso, Lussino, guida storico artistica“, Bruno Facchin Editore – Trieste
– Gaetano Longo, (dis.Aldo Bressanutti), “Terra d’istria“, Lint Editoriale – Trieste
– Fabio Amodeo, “Tutto Istria“, Lint Editoriale – Trieste
ISTRIA
Storia, arte, cultura
di Dario Alberi
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