Pirano (Piran)

Servizio di Massimo Barbo
foto di Massimo Barbo e Franco Sirol

foto inviata da Melbourne da Pino Peschechera

Pirano, sita nell’estremità sud-orientale del golfo di Trieste, sorse presumibilmente come un villaggio di pescatori sul finire dell’Impero romano ed il suo nome deriva da Pyrn che in celtico significa monte alto, mentre dall’VIII secolo la troviamo citata come Piranòn. La popolazione fu incrementata dall’arrivo degli aquileiensi in fuga dalla loro città distrutta dagli Unni e grazie alla sua posizione particolarmente nascosta non subì né le invasioni barbariche né quelle dei pirati slavi. Fece parte dell’esarcato di Ravenna e fu feudo di Grado beneficiando così della difesa dei veneziani dai pirati.

Nei secoli veneziana, riuscì a respingere l’assalto dei genovesi sia nel 1354 che nel 1379 e storiche furono le battaglie con Buie per il controllo dei territori istriani, in particolare per il controllo di Castelvenere. Con la capitolazione della Serenissima, Pirano passò in mano all’Impero Absburgico nel 1797 e quindi al Regno d’Italia nel 1918. Nel 1945 l’Italia dovette cedere alla Jugoslavia i territori dell’Istria quale risarcimento dei danni di guerra e Pirano passò prima nella zona B con amministrazione jugoslava del Governo Militare Alleato e quindi alla dittatura titina che agevolò l’esodo della maggior parte degli autoctoni italiani. Con la disgregazione della Jugoslavia, nel 1992 Pirano entrò a far parte della neonata Repubblica di Slovenia.

Fin dal XIX secolo conserva la sua vocazione turistica posizionandosi anche oggi come una delle principali mete della costa istriana.

Nacque a Pirano il 12 aprile 1692 il celebre violinista e compositore italiano Giuseppe Tartini, autore, tra le altre, della sonata per violino in sol minore intitolata “Il Trillo del Diavolo”. A lui è dedicata la piazza principale di Pirano al centro della quale spicca la sua statua ed il Conservatorio di Trieste porta anch’esso il suo nome. (*)

Massimo Barbo – TuttoTrieste.net

Il Duomo di San Giorgio (1317 ristrutturato nel 1637) ed il campanile di San Michele (1608) si elevano su di un colle alto 36 metri, sostenuto da un’imponente muratura costruita nel 1696, dal quale si gode di una strepitosa vista sulla città e su tutta la costa:

Piazza Giuseppe Tartini:

Altre foto:

Bibliografia:
– Dario Alberi, “Istria, storia, arte, cultura“, Lint Editoriale – Trieste
– AA.VV. “, “Istria, Cherso, Lussino, guida storico artistica“, Bruno Facchin Editore – Trieste
– Gaetano Longo, (dis.Aldo Bressanutti), “Terra d’istria“, Lint Editoriale – Trieste
– Fabio Amodeo, “Tutto Istria“, Lint Editoriale – Trieste

ISTRIA
Storia, arte, cultura
di Dario Alberi

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