FIAT PANDA
Nel 1980 debuttò il modello Tipo Zero codice 141 che prese il nome di Panda. Disegnata da Giorgetto Giugiaro,
l'utilitaria era disponibile nelle versioni 30 e 45 che montavano
rispettivamente il motore della 126 raffreddato ad aria e quello della 127 raffreddato ad acqua. Nel 1982 fu presentata al
Salone di Parigi la Panda 45S dove S stava per Super e sulla quale
furono apportate notevoli migliorie come il cambio a cinque
rapporti. Nel 1984 la Super subì un lieve restyling e ad essa furono
affiancate le versioni L (lusso) e CL (comfort lusso). Nel 1986 uscì la nuova Panda ristilizzata (codice 141A) che, pur conservando le sembianze della prima serie, sotto al cofano nascondeva l'allora rivoluzionario Motore Fire (fully integrated robotized engine). Era proposta in cinque versioni con due motorizzazioni benzina ed una diesel.
Le Panda commercializzate superarono i 2 milioni di unità e, visto il grande successo di pubblico, la Fiat propose tra il 1987 e il 1990 diversi modelli in serie limitata come la Panda Italia 90 con le modanature laterali tricolore e i copri cerchi delle ruote con gli esagoni bianchi e i pentagoni neri dei palloni di calcio. Fu anche prodotta la Panda Elettra, prima vettura italiana a propulsione esclusivamente elettrica ma non ottenne successo alcuno per il prezzo elevato e le prestazioni non eccellenti. Tra le motorizzazioni disponibili vi furono anche due versioni cosiddette "bifuel" ossia a doppia propulsione, una benzina/GPL e l'altra benzina/metano. Parallelamente ai modelli civili furono commercializzate le
Panda Van, ossia delle Panda sulle quali al posto del portellone
posteriore trovava alloggiamento una protesi con apertura a due porte
laterali o a serranda scorrevole ed al posto dei due lunotti posteriori
trovavano alloggiamento due aperture quali ulteriori accessi al vano
carico.
La prima versione della Panda, prodotta negli stabilimenti polacchi, rimase in produzione fino al 2003 quando fu sostituita dalla Panda Nuova Serie (codice 169), precedentemente già presentata al pubblico come Fiat Gingo, una vettura completamente ridisegnata ed adeguata agli standard di sicurezza più moderni, con nuove motorizzazioni e con un pianale che nel 2007 fu utilizzato per la nuova attesissima Fiat 500. La seconda serie delle Panda rimase in produzione fino al 2013 ma intanto nel novembre 2011 fu presentata la terza serie di questa utilitaria e nei due anni di convivenza commerciale dei due modelli, la seconda serie fu venduta con il nome di Panda Classic.
Tutte le Panda furono oggetto di versioni speciali e, soprattutto la prima serie, di reinterpretazioni da parte di carrozzieri come la particolarissima Panda Rock di Moretti. Alla nascita della Panda nel 1980 la Opel non gradì il nome della vettura per l'assonanza con la loro Manta ma l'assoluta differenza di tipo e categoria dei due modelli indusse la casa torinese a proseguire nel suo intento e quella tedesca a rinunciare ad eventuali ricorsi. La seconda serie della Panda era stata originariamente destinata ad esser chiamata Gingo ma l'assonanza con la Twingo della Renault fu uno dei motivi che indussero la casa italiana a proseguire con il nome della gloriosa utilitaria seppur completamente ridisegnata. (*)
Massimo Barbo -
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Fiat Panda
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Fiat Panda Carabinieri Foto Euro - Trieste
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Fiat Panda Rock Moretti
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Fiat Panda Rock Moretti
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Fiat Panda Foto Massimo - Trieste
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Fiat Panda Rock Foto Massimo - Fiera di Padova
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Fiat Panda automedica Foto
Massimo - Trieste
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Fiat Simba prototipo di quella che sarà la Nuova Panda Cross Foto
Massimo - Motors Show di Bologna 2002
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Ecobasic - prototipo di quella che sarà la nuova Fiat Panda 2003 Foto
Massimo - Motors Show di Bologna 1999
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