Ospo (Osp)

(foto e servizio di Massimo Barbo)

Nei pressi di Trieste, immediatamente a ridosso del confine con la Slovenia, si trova il paese di Ospo, un antico insediamento che da il nome sia alla valle che al torrente che l'attraversa. Il nome Ospo deriva dal celtico Hosp ed in molti documenti medievali viene indicato con il nome Ozpe. Fu per secoli parte integrante del territorio di Trieste che lo riconquistò con un esercito guidato dal conte Frangipane nel 1511 dopo che nel 1500 fu conquistato dai veneziani ma già nel 1512 ritornò sotto il dominio della Serenissima. Siccome la zona segnava il confine tra la potenza veneta e quella asburgica, Ospo fu spesso vittima di battaglie e saccheggi fino alla sua quasi completa distruzione avvenuta nel 1615 per mano dei temibili pirati Uscocchi al soldo dell'Austria. Il territorio di Ospo rimase veneto sino alla caduta della Serenissima nel 1797 per passare sotto il domino asburgico fino alla fine della prima guerra mondiale quando divenne parte integrante del Regno d'Italia. Gli eventi che seguirono al termine della seconda guerra mondiale con la spartizione delle terre giuliane ed istriane, portarono Ospo in un primo momento nel Territorio Libero di Trieste per poi passare alla Jugoslavia e diventare quindi paese di confine della Slovenia nel 1991.

Il costone carsico alle spalle di Ospo, sovrastato dal castello di San Servolo, ospita una grotta che nei secoli fu usata quale rifugio per gli abitanti del paese i quali mettevano in salvo la vita lasciando le case e le terre in balia degli incursori. La cavità, nota come Grotta d'Ospo o Grad in sloveno, presentava un muro di fortificazione garantendo così, grazie anche alla presenza di acqua di risorgiva, un rifugio sicuro e duraturo ai suoi ospiti.   (*)

Massimo Barbo - TuttoTrieste.net