Nel 1901 William Harley e Arthur Davidson, due ventenni di Milwaukee, realizzarono in un piccolo garage un prototipo di bicicletta motorizzata. Fu così che il 28 agosto del 1903 nacque la Harley-Davidson Motor Company nella quale vi presero parte anche i fratelli di Arthur Davidson, Walter e William. Il successo ottenuto dalla casa stimolò negli USA il sorgere di numerosi altri produttori di motociclette tra i quali si annovera la Indian che da subito fu una delle rivali più temute della Harley-Davidson la quale già nel 1913 era il più importante produttore di moto degli States. La partecipazione degli USA alla prima guerra mondiale impegnò la HD con la fornitura all'esercito di oltre 45.000 mezzi il che contribuì al raggiungimento del primato quale maggior costruttore mondiale di moto nel 1920.

Il periodo tra le due guerre è contraddistinto dall'elaborazione di nuovi propulsori sempre più all'avanguardia e, con l'ingresso degli USA nel conflitto mondiale, la HD produsse 88.000 modelli di motociclette per l'esercito. Negli anni Cinquanta la fabbrica riprende a pieno titolo il primato di maggior costruttore americano ma nel 1969, a causa di gravi problemi finanziari, gli eredi dei fondatori furono costretti a cedere l'azienda alla AMF (American Machine and Foundry) già proprietaria del settore motociclistico dell'italiana Aermacchi. Nonostante il successo del marchio nelle competizioni, il sodalizio cessò nel 1981 con la cessione della HD ad un gruppo di investitori tra i quali figurava Willie G.Davidson, discendente di uno dei fondatori. La Harley-Davidson è da sempre considerata una casa motociclistica conservatrice e fedele ai progetti storici, caratteristica che rimane uno dei principali punti di forza del marchio. Le motociclette della Harley-Davidson costituiscono da sempre un vero e proprio culto per appassionati e collezionisti. (*)

Massimo Barbo - TuttoTrieste.net