Presentata nel maggio del 1967 ad un anno dal lancio della Fiat 124, la Fiat 125 (progetto di Dante Giacosa) si inserì nel settore delle berline di lusso. Tolte dal listino le ormai vecchie 1800 e 2300, la 125 divenne da subito la nuova ammiraglia di casa Fiat. Costruita sul pianale della Fiat 1500, la 125 nascondeva lo stesso motore di 1608cc della 124 Sport che raggiungeva i 160 Km/h dichiarati.

Esteticamente la 125 ripercorreva le linee della 124 ma con alcuni ritocchi a fanali, ruote ed interni che le conferivano un aspetto più aristocratico.

Già nel 1968 fu sostituita dalla Fiat 125 Special che presentava alcune modifiche estetiche ed un motore che erogava 100CV a 5600 giri, rispetto ai 90CV della precedente versione e raggiungeva una velocità dichiarata di 170 Km/h.

Da vera ammiraglia, la vettura era proposta con una serie di optional come l'aria condizionata, l'antifurto, il contagiri e le ruote in lega leggera che, seppur offerti ad un prezzo limitato, la posizionavano in diretta concorrenza alle berline di lusso.

Nel 1970 furono apportate ulteriori piccole modifiche alla carrozzeria della Special che uscì di produzione nel 1972 con 603.877 vetture vendute per lasciare il posto alla nuova Fiat 132.

Già nel 1967 la Fiat strinse un accordo con la polacca FSO per la concessione della licenza relativa alla produzione della 125, vettura che spopolò nei paesi dell'allora est europeo con il nome di Polski-Fiat 125p, prodotta, oltre che nella versione berlina tre volumi e quattro porte identica al modello italiano, anche in versione familiare (kombi), pick-up ed addirittura limousine con passo allungato. La 125p della FSO fu prodotta fino al 1991 in quasi unmilione e mezzo di esemplari. (*)

Massimo Barbo - TuttoTrieste.net